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lunedì 28 novembre 2016

Mousey hair

"Carrie stood among them stolidly; a frog among swans. She was a slightly chunky girl with pimples on her neck and back and buttocks, no one would call her attractive. Her wet, mousey hair, dirty blonde yet completely without colour."

"Carrie stava tra di loro in maniera insolita: una rana tra cigni. Era una ragazza un po' grossa, con brufoli sul collo e sulla schiena e sui glutei, nessuno l'avrebbe definita attraente. I suoi umidi capelli erano color grigio topo, giallo sporco e ancora completamente senza colore. "

Carrie, Stephen King
Locandina versione cinematografica di Carrie del 1976

domenica 27 novembre 2016

Incanto grigio-zen

(...)
forse cita Dante o cita fruscii di foglie
scostate dal braccio robusto
spostate dalla gonna americana
nubiloso è l'asfalto della strada
meditazioni ne esalano, incanti grigio-zen ...

tratto da La maestra Morchet vive, Andrea Zanzotto

venerdì 11 novembre 2016

Mar Grigio, di Aldo Palazzeschi







 
lo guardo estasiato  tal mare:
immobile mare uguale.
Non onda,
non soffio che l'acqua ne increspi,
non aura vi spira.
Di sopra lo copre un ciel grigio
bassissimo, intenso, perenne.
lo guardo estasiato tal mare.
Non nave, non vela, non ala,
soltanto egli sembra
un'immensa lamiera d'argento brunastro.
Su desso
velato si mostra ogni astro.
Il sole si mette una benda di luttoll,
la luna un vel grigio,
le innumeri  stelle lo guardano
tenendo un pochino socchiuso
il lor occhio vivace.
lo guardo estasiato tal mare.
Ma quale fu l'acqua ad empirlo?
Dai monti ruinò?
Sgorgò dalla terra?
Dal cielo vi cadde?
O cadde piuttosto dagli occhi del mondo?

Mar grigio,
siccome  una lastra d'argento brunastro,
immobile e solo,
uguale,
ti guardo estasiato.
Ma c'è questo mare? Ma c'è?

Sicuro che c'è!
lo solo lo vedo,
io solo mi posso indugiare a guardarlo,
tessuta ho la vela io stesso:
la prima a solcarlo.



domenica 6 novembre 2016

Yellow silk , golden leaves...🍂🍂🍂



My featherbed is deep and soft,
and there I’ll lay you down,
I’ll dress you all in yellow silk
and on your head a crown.
For you shall be my lady love,
and I shall be your lord.
I’ll always keep you warm and safe,
and guard you with my sword.



And how she smiled and how she laughed, 
the maiden of the tree.
She spun away and said to him,
no featherbed for me.
I’ll wear a gown of golden leaves,
and bind my hair with grass,
But you can be my forest love,
and me your forest lass.



da A Storm of Swords, 
Capitolo 3 della saga "A song of ice and fire"
George R.R. Martin

canzone associata ai personaggi di Arya Stark (con Gendry Baratheon) e Lyanna Stark


sabato 5 novembre 2016

Bonapartista-Grigio Topo

Marius Pontmercy
disegnato da Gustave Brion
"In pochi giorni Marius divenne l'amico di Courfeyrac. La giovinezza è la stagione delle pronte saldature e delle rapide cicatrizzazioni. Vicino a Courfeyrac egli respirava liberamente, cosa nuova per lui. Courfeyrac non gli fece domande, non ci pensò neppure. A quell'età il volto esprime subito tutto e la parola è inutile. Ci sono dei giovani di cui si potrebbe dire che hanno la fisionomia ciarliera; basta guardarli per giudicarli.
Tuttavia, una mattina Courfeyrac gli fece a bruciapelo questa domanda:
Les Amis de l'ABC
disegnato da Emile Bayard
- A proposito, avete un'opinione politica?
- Oh bella! - rispose Mario quasi offeso.
- Cosa siete?
- Democratico-bonapartista.
- Tinta grigio-topo rinforzata - osservò Courfeyrac.
L'indomani, Courfeyrac introdusse Marius nel Caffè Musain. Poi gli disse all'orecchio, sorridendo: - Devo procurarvi il diritto di ingresso nella rivoluzione. - L'introdusse nella sala degli Amici dell'A B C, e lo presentò ai compagni, dicendo sottovoce questa parola che Marius non comprese: E' un allievo."

I Miserabili, Victor Hugo
traduzione di E. Di Mattia


venerdì 4 novembre 2016

Accordi

"C'erano fondamentalmente tre generi di accordi: il bianco, del tutto legale; il nero – del tutto illegale – e il mio colore preferito, il grigio. A volte facevo accordi così contorti che mi era difficile capire chi era in buona fede."
Dal film Lord of War


mercoledì 2 novembre 2016

Grigio cielo

"E' la desolazione di un grigio cielo morto che si raggrinzisce qua e là in nuvole ancora più nere del cielo."
Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine


lunedì 31 ottobre 2016

Pelo dei cani...grigio topo!


Mario Canton, "Cani & Razze Canine Volume 2",
Edizione Digitale 2016, 2014-2016

"Si può distinguere il grigio piombo, il grigio cenere o grigio topo (sorcino – anche se più propriamente quest'ultimo termine di origine ippologica si riferirebbe ad un mantello grigio con arti e coda più scuri, in genere neri), somigliante al pelo di questo piccolo roditore (Greyhound, Whippet,
Barbone Grigio). In questa categoria si fanno rientrare i cani definiti blu  (Alano, Whippet).
(...)
È un mantello composto per associazione, in proporzioni molto diverse, di peli neri e di peli bianchi (...) il grigio scuro ha i peli neri predominanti; il grigio ardesia presenta riflessi bluastri; il grigio cenere richiama il grigio del topo. (...) il grigio sale e pepe ha una mescolanza di peli neri e di peli giallastri (Schnauzer).
(...)
(il colore degli occhi) può essere assai chiaro in certe razze, in particolare nei cani a mantello grigio topo detto bleu, come nella varietà blu di Alano, o detti lilla come nel Bracco di Weimar."

martedì 11 ottobre 2016

...ora possiedono te.


Qualcosa che era una bomba, una grossa bomba, aveva distrutto i miei originali tavolini Njurunda a forma di yin color verde ramarro e yang arancione, da incastrare insieme per formare un cerchio. Ora erano un cumulo di schegge. 
Il mio salotto Haparanda con le fodere arancione, firmato da Erika Pekkari, era un ammasso di immondizie. 
E io non ero il solo schiavo del mio istinto di nidificazione. Gente che conosco, che una volta andava a sedersi in bagno con una rivista pornografica, adesso va a sedersi in bagno con un catalogo dell’Ikea. 
Abbiamo tutti la stessa poltrona Johanneshov con lo stesso disegno Strinne a strisce verdi. La mia è precipitata per quindici piani, bruciando, dentro una fontana. 

Abbiamo tutti le stesse lampade Rislampa/Har costruite con filo di ferro e carta ecologica, non sbiancata. Le mie sono coriandoli. 
Tutte quelle sedute in bagno. 
Il servizio di posate Alle. Acciaio inossidabile. A prova di lavastoviglie. 
L’orologio Vild da anticamera, di acciaio zincato, oh, non avevo potuto farne a meno. 
La consolle a ripiani Klipsk, oh, sì. 
Le cappelliere Hemlig. Sì. 
Tutta roba che luccicava disseminata nella strada sotto il mio grattacielo. 
La mia parure coordinata Mommala. Disegnata da Tomas Harila e disponibile in quanto segue: 
Violetto. 
Fucsia. 
Cobalto. 
Ebano. 
Antracite. 
Bianco latte o vinaccia. 
Una vita intera per comprare questa roba. 
I miei tavoli Kalix dallo smalto fine per le occasioni. 
I miei tavoli da nido. 
Compri mobili. Dici a te stesso, questo è il divano della mia vita. Compri il divano, poi per un paio d’anni sei soddisfatto al pensiero che, dovesse andare tutto storto, almeno hai risolto il problema divano. 
Poi il giusto servizio di piatti. Poi il letto perfetto. Le tende. Il tappeto. 
Poi sei intrappolato nel tuo bel nido e le cose che una volta possedevi, ora possiedono te. 


da Fight club, di Chuck Palahniuk,
traduzione di Tullio Dobner